PUNIZIONE עֹנֶשׁ (Ònesh)

PUNIZIONE עֹנֶשׁ (Ònesh)

28 Giugno 2024 Off Di Hora Aboav

                                                                                    

PUNIZIONE עֹנֶשׁ (Ònesh)! Che cosa s’intende per vera PUNIZIONE (Ònesh)? Una condanna הַרְשָׁעָה (Harsha’àh) o una condizione di PROVA נִסָּיוֹן (Nissayòn)? Una possibilità di comprendere il proprio errore e porci rimedio o un’ARRESA כְּנִיעָה (Cheni’àh). Un’esperienza di crescita ed evoluzione se non si resta imbrigliati nella rabbia e nell’offesa ma si è volti a riflettere sul proprio errore solo con il desiderio della RIPARAZIONE תִּקּוּן (Tikkùn) e del raggiungimento di una nuova COMPRENSIONE הֲבָנָה esistenziale.

Per i bambini piccoli è sconsigliata la punizione proprio perché limita la vera comprensione dell’accaduto che va condiviso e compreso.

Mi sono sempre chiesta se gli esploratori che oggi chiameremo מְרָגְּלִים (Meragghelìm)[1], con le loro tribù abbiano compreso il loro peccato e abbiano vissuto appieno gli anni del deserto con la consapevolezza di vivere una giusta PUNIZIONE עֹנֶשׁ (Ònesh), volta a far riconoscere il disegno divino in tutte le Sue manifestazioni prima che il popolo ebraico, sopravvissuto, potesse entrare nella terra promessa.

מֵֵ֭ה’ מִֽצְעֲדֵי־גֶ֥בֶר כּוֹנָ֗נוּ וְדַרְכּוֹ יֶחְפָּֽץ

(MeHashèm mitzadè-ghèver conànu vedarccò yechppàtz).

«I passi dell’uomo sono resi sicuri dall’Eterno, quando Egli gradisca la sua condotta». (Trad. D. Lattes)

La ע apre questa parola e le dona l’energia dell’esperienza percettiva tout court e le prospetta una visione chiara della Realtà. Non poteva mancare la נ, lettera dell’anima ma anche della CADUTA נְפִילָה (Nefilàh). Mai arrendersi perché la ש è vicina e potrebbe farci conoscere la corruzione piuttosto che il potere divino che è in ognuno di noi. A noi la scelta!

Troviamo il termine עֹנֶשׁ (Ònesh) solo due volte nel Tanàch: Re II 23, 33 e nel verso 19 del capitolo 19 dei Proverbi. Sinonimi di עֹנֶשׁ (Ònesh) indicati nella Concordanza sono גְּמוּל, דִּין, מוּסָר, מִשְׁפָּט (Ghemùl, din, musàr, mishppàt) INDENNIZZO, DIRITTO, RIMPROVERO, PROCESSO e altri.

Vado ad esplorare il territorio gematrico di questa parola che vale 420 per riflettere ancora più a fondo. L’espressione con lo stesso valore energetico semantico che viene ad ostacolare il lavoro di espiazione è proprio essere אוֹגְרֵי הַנְּקָמָה (Ogrè hannekamàh) ACCUMULATORI DELLA VENDETTA.

Questo sentimento blocca qualsiasi tipo di riflessione proattiva perché rigetta subito contro l’altro sentimenti di rabbia che chiudono qualsiasi buon senso. È ovvio che in questo caso sto riferendomi a questioni di risarcimento o giuridici, nonché di tradimenti emotivi. Perché chi può punirci se non la vita o il Signore? E quanto dobbiamo imparare a mettere in campo la salutare “autocritica”!?


[1] Nel testo di Bemidbàr-Numeri (Parashàh di Shelach , si mette in campo la radice ת ו ר (Tav-Vav-Resh TUR) ESPLORARE.

Oggi esprime il tema del turismo.