SCELTA בְּחִירָה (Bechìràh)
SCELTA בְּחִירָה (Bechìràh)! La sua radice è ב ח ר (ch gutturale). Una parola per assonanza molto simile a בְּכוֹרָה (Bechoràh) PRIMOGENITURA anche se troviamo la כ al posto della ח, sicuramente il significante sotteso è qualcosa di “SCELTO” מֻבְחָר (Muvchàr) da parte del Signore. SCEGLIERE לִבְחֹר (Livchòr) infatti ci porta nel tema della הַעְדָּפָה (Ha’dafàh) PREFERENZA oltre ovviamente a quello della הַחְלָטָה (Hachlatàh) DECISIONE. בַּחֲרוּת (Bacharùt) è (il TEMPO DELLA) FANCIULLEZZA, GIOVINEZZA come si usa esprimere con נְעוּרִים (Ne’urìm) e ognuno SCEGLIE בּוֹחֵר (Bochèr Scegliente) in quell’epoca il suo בָּחוּר (Bachùr) RAGAZZO o בַּחוּרָה (Bachuràh) RAGAZZA. Nel libro di Isaia 42,1, il popolo ebraico, <<servo del Signore>>, viene chiamato (Bechirì) בְּחִירִי IL MIO PRESCELTO. Ogni giorno della nostra vita facciamo delle SCELTE בְּחִירוֹת (Bechiròt) e prendiamo decisioni, “tagliando” per crescere e procedere nella nostra vita. Anche il termine VOTAZIONI si traduce in ebraico בְּחִירוֹת. A volte ci si confonde ma l’importante è non darci alla FUGA בְּרִיחָה (Berichàh), anagramma di בְּחִירָה. La percezione positiva interiore della ב non teme la conflittualità della ח che a volte si trova nell’impossibilità di agire eticamente ed accoglie in sé la luce divina. La י le raccorda e le realizza con l’approvazione della ר che impone in ogni momento della nostra esistenza un rinnovamento continuo. La ה, evidenziando la forma femminile, aggiunge quel senso della domanda innato che accompagna ogni scelta. La בְּחִירָה (225) è come mantenere una ‘הַבְטָחָה לִפְנֵי ה PROMESSA (DAVANTI) AL COSPETTO DI HASHÈM (Havtachàh lifnè Hashèm 225 (ה’ 26 perché rappresenta il Tetragramma)). La בְּחִירָה חָפְשִׁית (Bechiràh chofshìt) LIBERO ARBITRIO è il più grande dono che abbiamo ricevuto!! Essere טוֹב o רָע (Tov o Ra’) BUONO o CATTIVO?
(Yona ‘Armonì) יוֹנָה עַרְמוֹנִי si chiede cosa sia la בְּחִירָה (ב ח ר ) e risponde, giocando con le parole חָבֵר (Chavèr) AMICO e חֶרֶב (Chèrev (suono gutturale)) SPADA. Questa è la vera scelta! Assumere un atteggiamento amicale e gentile può offrire tante opportunità di incontro e di serenità mentre essere per lo più critici e sospettosi può solo amareggiare la nostra vita. Come suggerisce il kabbalista Rav Berg in funzione del sessantaquattresimo Nome di Dio מ ח י , mettiamoci in buona luce e facciamo vedere agli altri solo la parte buona della nostra anima. Scegliamo di essere degli specchi sempre più puliti così proietteremo sugli altri solo quegli aspetti positivi che molte volte vengono falsati dal nostro ego.
וּבָחַרְתָּ בַּחַיִּים
(Uvachartà bachayyìm)
<<E scegli la vita! >>
Insegna Deuteronomio 30,19 (con ב ח ר si usa la preposizione semplice בְּ). Infine non dimentichiamo che ב ח ר si muove anche nel tema del CHIARIRE e METTERSI ALLA PROVA. Proviamoci con Gioia e con la certezza di essere amati.