DOVE SEI? אַיֶכָּה (Ayèccah)
DOVE SEI? אַיֶכָּה (Ayèccah)! Forma arcaica di אַיֵּךָּ (Ayyècca) che deriva da אַיֵּה (Ayyèh – DOVE?) con il suffisso ךָ che sostiene il TU: TUO, TE. Dove אֵיפֹה (Efòh?), הֵיכָן (Hechàn?); בְּאֵיזֶה מָקוֹם (Beèzeh makòm?) In quale luogo? sono dei sinonimi. Una domanda che ci richiama alla riflessione quotidiana dell’esserci e del come esserci. Una domanda incisiva che non lascia spazio all’inerzia o alla superficialità. La porta di אַיֶכָּה è אי che può essere una negazione, collegata alla parola seguente, אִי (Yi) o אִי isola o אִי se…Forse si è sentito così אָדָם (Adàm) Adamo quando ha percepito la Presenza di Dio e sentito risuonare in tutto il suo essere quel אַיֶכָּה? In quale luogo si è proiettato? A quale livello è sceso? Senz’altro ad un livello più basso dove il senso di separazione è soverchiante. Ha perso la coscienza naturale unitaria del divino. Sente così una vibrazione altra da sé ed entra nel panico. Interessante trovare le stesse lettere di אַיֶכָּה come prima parola e nome del libro delle Lamentazioni אֵיכָה (Echàh) COME: Come mai? Troviamo sempre una domanda! La א apre queste parole e fa sprigionare il pensiero pronto a realizzarsi nella realtà fisica della י. L’accoglienza della כ produce il desiderio di riuscire a contattare il proprio respiro e la propria specificità della ה. La גִימַטְרִיָּה (Ghìmatriyàh) di אַיֶכָּה e di אֵיכָה è 36: la stessa di לְבָד SOLO . Una porta ד per entrare nel לֵב CUORE. DOVE SEI? Non può mancare questa domanda durante la settimana della lettura della Parashàh di Bereshìt.