MIRACOLO נֵס (Nes)
MIRACOLO נֵס (Nes) ! Parola immensa nelle sue 2 uniche lettere. La נ, la lettera del nascosto, di ciò che si cela allo sguardo del perpetuo fluire. Rabbì Akiva insegna che con questa lettera fu creata l’anima delle creature. Essa rappresenta l’emanazione della vita universale che raggiunge tutta l’umanità. Qui si accompagna al sostegno della ס, la lettera del SEGRETO (Sod) סוֹד. La sua raffigurazione proto-sinaitica: tre aste orizzontali che attraversano un asse verticale portante, rappresentano i tre gradi dell’anima ispirati dalla נ. Due lettere in profonda sintonia fra di loro per esprimere il MIRACOLO נס (Nes): IL SEGRETO DELL’ANIMA? Questa parola mi induce a perlustrare l’espressione רְעוּתָא דְלִבָּא La RAGIONE DEL CUORE (Re’uta deliba) usata dal Ba’al Shem Tov per insegnare quanto sia importante conoscere l’aspirazione ad agire per il bene con piena כַּוָּנָה INTENZIONE (Cavvanàh). A mio avviso è esso che ci permette una vera arresa al Volere divino per diventare UNO perché è proprio il cuore che pensa e ci permette di contattare la realtà. Solo così possiamo percepire il MIRACOLO נס (Nes) della vita che pulsa senza sosta e l’amore di Dio che ci spinge all’adempimento dei precetti. IL MISERICORDIOSO DESIDERA IL CUORE רַחֲמָנָא לִבָּא בָּעֵי (Rachmana libbà ba’e) (Talmud).” L’anima è una scintilla divina, una “parte” di Dio, cosicché non rileva niente che le sia esterno, ma rivela soltanto il divino che c’è in lei! (A. Steinsaltz)”
IL MIRACOLO È DENTRO DI NOI!
MIRACOLO נס (Nes)! La sua radice fa parte dei כְּפוּלִים (Chefulim), i verbi che si raddoppiano ed è נ ס ס . Questo termine esprime diversi significati oltre a MIRACOLO נס (Nes), PRODIGIO: STENDARDO, PERTICA, ASTA, VELA, BANDIERA…Stranamente נס (Nes) è un vocabolo poco usato nel Tanach, la prima volta lo troviamo dopo l’attacco di Amalek e la sua sconfitta quando Mosè denominò il suo altare ה’ נִסִּי (Hashem nissì) Shemot 17,15 (Esodo) HASHEM E’ IL MIO STENDARDO! Esso ricorda il MIRACOLO di Hashem che con l’aiuto del BASTONE מַטֶּה (Mattèh) di DIO, tenuto in alto da Moshè produsse una grande vittoria sugli amaleciti.