CHAVVÀH – EVA חַוָּה
CHAVVÀH – EVA חַוָּה! La prima madre che dà la VITA חַיִּים (Chayyìm)[1]! L’unica donna nel Tanàch il cui nome viene spiegato. Un nome datole dall’uomo dopo le punizioni pronunciate da Dio.
וַיִּקְרָא הָאָדָם שֵׁם אִשְׁתּוֹ חַוָּה כִּי הִוא הָיְתָה אֵם כָּל־חָי
(Vayyikrà haadàm shem ishttò Chavvàh; chi hi[2] hayetà em col chay).
«E chiamò l’uomo il nome della sua donna (moglie) Chavvàh – Eva perché fu madre di ogni essere vivente».[3]
Nel verso prima il Signore Iddio aveva decretato la morte dell’uomo[4]:
כִּי־עָפָר אַתָּה וְאֶל־עָפָר תָּשׁוּב
(Chi-‘afàr attàh veel-‘afàr tashùv).
«Poiché (sei) polvere tu e alla povere tornerai!»
Chavvàh diventa per lui promessa di vita dopo la morte attraverso i figli. La vera benedizione per l’uomo.
Il nome חַוָּה, così come è descritto, lo si fa derivare quindi dalla radice ח י ה VIVERE, ESISTERE nella sua forma rafforzativa[5]ed aggiunge il significato di RINNOVARE.
Mi chiedo però se in effetti [6]חַוָּהnon derivi da ח ו ה [7]che ugualmente è legato al VIVEREאֶת (Comp. Oggetto), AVERE PERCEZIONE di una ESPERENZA EMOZIONALE (Chavayàh) חֲוַיָה. Questa radice include anche il DIRE, ESPRIMERE, DARE LA PROPRIA OPINIONE.
יְחָוֶּה דָעָת (Yechavvèh da’at) RIVELERÀ CONOSCENZA.[8]”
Anche Hirsh[9]accomuna la ח י ה alla radice dell’ESSERE ה י ה e alla radice ה ג ה dell’ESPRIMERSI, DEL PARLARE e del DIRE.
In Giobbe[10] troviamo infatti questi ultimi significati e quindi Chavvàh non è solo VIVENTE ma anche PARLANTE e PENSANTE.[11]
Hirsh[12] insegna: “Adamo non ha chiamato sua moglie חַיָּה (Chayyàh) VIVENTE (ma anche ANIMALE aggiungo) ma חַוָּה che si riferisce sempre all’הַחֲיָאָה רוּחָנִית (Hachayaàh ruchanìt) RESURREZIONE SPIRITUALE e anche RINNOVAMENTO חִדּוּשׁ (Chiddùsh).[13]Parliamo di un femminile che ricorda la presenza di Dio.
La prima denominazione della DONNA era stata אִשָּׁה (Ishàh)אֵשׁ ה’ (Esh Hashèm) FUOCO DI HASHÈM dopo essere stata costruita dal Signore Iddio fuori dall’uomo. Ossa delle sue ossa, carne della sua carne.
La donna può essere una אֵשֶׁת חַיִל (Eshèt chàyil) DONNA VIRTUOSA, DI VALORE o rimanere solo אֵשׁ FUOCO ma è da riconoscere che ella non è creata dalla terra, dalla “materia bruta”[14] come l’uomo al quale è simile ma è subito più cosciente e pronta a vivere una vita più consapevole. La parità è evidente in campo. Solo la trasgressione, la prima grande trasgressione, agita da lei per prima, susciterà le gravi parole dell’Onnipotente[15]:
בְּעֶצֶב תֵּלְדִי בָנִים וְאֶל־אִישֵׁךְ תְּשׁוּקָתֵךְ וְהוּא יִמְשָׁל־בָּךְ
(Be’ètzèv teledì vanìm; veel ishèch teshucatèch vehu yimshòl bach).
«Con dolore partorirai figli; e verso il tuo uomo (sarà) la tua passione (desiderio) ed egli dominerà IN TE (DENTRO DI TE)»[16].
Offro al posto di SU DI TE che in genere si traduce עָלַיִךְ (‘Alàych) l’espressione IN TE che trova senso in בָּךְ (Bach) qui nel testo[17]. Propongo qui una traduzione diversa, nuova anche per me che mi illumina. È nota la sensibilità della donna e la sofferenza delle pene d’amore che la dominano e qui a mio avviso è evidente che si tratta di un dominio dell’uomo su di lei, che sì può renderla infelice, ma certo non inferiore a lui.[18] L’uomo e la donna diventano una CARNE SOLA[19]nell’atto conoscitivo d’amore ed entrambi hanno un compito: l’uomo dà e la donna riceve nel gioco esistenziale della crescita e devono offrirsi in armonia.
Rimane la domanda: “L’uomo riterrà la donna come aiuto a suo favore o contro di lui?”[20] Rashì insegna che dipenderà da lui.
Quella prima espressione che denomina L’ANIMA VITALE נִשְׁמַת חַיִּים (Nishmàt Chayyìm), insufflata dal Signore Iddio, si rinnova con misericordia da sempre e si rinnoverà per sempre se questa continuerà ad essere la volontà dell’Eterno.
Scegliamo la vita e riconosciamo che חַוָּה – donna è stata il primo essere umano a portarla in questo mondo.
Collaborazione di Annalisa Comes.
[1] H. Aboav, Crescere con le radici delle parole ebraiche, Castelvecchi, 2020 p. 109 nella parola תְּשוּבָה (Teshuvàh) PENTIMENTO-RITORNO
[2] Qui si legge hi anche se è scritto con la ו (Hu)
[3] Genesi 3,20.
[4] Genesi 3,19.
[5] פִּעֵל. Vedi Note della parola CENSIMENTOמִפְקָד (Mifkàd).
[6]In una conversazione con Marisa Della Torre, ella mi fa notare la vicinanza con la parola חֲוָיָהche è intraducibile in italiano perché descrive un’esperienza vitale da un punto di vista emozionale.
[7] Troviamo molti casi in cui la ו viene sostituita dalla י e viceversa.
[8] Salmi 19,3.
[9] Commento di Hirsch (Samson Raphael Hirsch) Genesi 1,4.
[10] Giobbe 15,17- 32, 10.
[11] Secondo vari commenti a mio giudizio molto severi nei confronti della donna: “La donna non deve ardire di parlare, solo tenere le parole in cuore”.
[12] Commento di Hirsch (Samson Raphael Hirsch) Genesi 3,20.
[13] הַחֲיָאָה רוּחָנִית (Hachayaàh ruchanìt) RESURREZIONE SPIRITUALE ma anche RINNOVAMENTO חִדּוּשׁ (Chiddùsh) – Mia traduzione.
[14] D. Lattes, 1970, p.452.
[15] Genesi 3, 16.
[16] Nella mia esperienza di studiosa delle parole ebraiche e di insegnante, ho trovato con il verbo לִמְשֹל traduzione di בְּךָ (Bechà) SU DI TE ma troviamo diveri casi dove si usa prorio עַל (‘Al) SU.
[17] Nel vocabolario di R. Alcalay non ho trovato nessuna accezione di בְּ con עַל. Nei casi del Tanàch in effetti penso si tratti di un dominio psicologico col בְּ che influenza e non fisico, più sensibile nell’espressione עַל (‘Al) SU.
[18] Per Rashì è evidente invece la priorità dell’uomo: «הַכֹּל מִמֶּנּוּ וְלֹא מִמֵּךְ (Haccòl mimmennù velo mimmèch) Tutto (viene) da lui e non da te» (Commento al verso 3,16).
[19] Genesi 2, 24.
[20] עֵזֶר כְּנֶגְדּו (‘Ezèr chenegddò) AIUTO DI FRONTE (adeguato) A LUI. נֶגֶד (Nèghed) anche CONTRO.