SCINTILLAנִיצוֹץ (Nitzòtz)
SCINTILLA נִיצוֹץ (Nitzòtz)! “Ogni cosa nel nostro mondo è animata da una scintilla di santità.”[1]
Una parola che non appare nella Toràh ed è legata alla FIORITURA פְּרִיחָה (Perichàh). נָצַץ (Natzàtz) traduce infatti sia SCINTILLÒ che FIORÌ.
וְיָנֵאץ הַשָּׁקֵד [2]
Veyànetz hashakèd
«E fiorirà il mandorlo».
Prendo l’occasione per mantenere questa energia fluorescente e fiorescente nell’immagine della MENORÀH מְנוֹרָה con le sue coppette intagliate a forma di fiore di mandorlo[3] e l’assonanza con la radice צ י ץ che viene ricordata nell’episodio della fioritura del bastone di Aronne.[4]
וַיֹּצֵא פֶרַח וַיָּצֵץ צִיץ וַיִּגְמֹל שְׁקֵדִים
(Vayyotzè feràch vayyatzètz tzitz vayygmòl shekedìm).
«E fece uscire un fiore e germinò una gemma e maturò mandorle».
Anche gli altri due esempi della radice נ צ ץ nel Cantico dei Cantici [5] sono legati alla fioritura dei melograni. Solo in Ezechiele essa ci narra delle CHAYYÒT[6]e torna ad esprimere lo sfolgorio.
וְנֹצְצִים כְּעֵין נְחֹשֶׁת קָלָל
(Venotzetzìm che’èn nechòshet kalàl).
«E sfavillavano come rame lucidissimo».
M. E. Artom descrive questa parola proprio come un’ILLUMINAZIONE IMPROVVISA הַבְרָקָה פִּתְאוֹמִית (Havrakàt pitomìt): è evidente la parola בָּרק (Baràk) FULMINE, un lampo nella notte. Altri sinonimi importanti: זִיק (Zik) e גֵץ (Ghetz). Chi di noi non si accorge dello scintillio negli occhi di chi è di fronte e chi non si rende conto del malessere dell’altro quando ha lo sguardo spento?
SCINTILLA נִיצוֹץ (Nitzòtz) viene tradotta anche טִִפַּת מַיִם (Tippàt màyim) GOCCIA D’ACQUA. Torna il tema della luce e dell’acqua come il fluire del tempo e testimoniano l’eterna Presenza del Signore.[7] «La scintilla, è una particella sprigionata dal carbone rovente […] è una di quelle minuscole gocce che si sprigionano da una più grande quando cade e s’infrange su una superficie»[8]. L’elemento del Fuoco è nel cuore mentre la sorgente [dell’elemento] dell’Acqua e dell’umidità è nel cervello ci insegna il Tanyà.[9]
La scintilla divina in noi ci ricorda continuamente di essere simile al Signore nei nostri comportamenti e nei nostri pensieri e la gematria ce lo conferma: ניצוץ vale 246 ed equivale all’espressione [10]אֲדַּמֶּה לַעֶליוֹן [11]( Addammèh la ‘Elyòn) SARÒ SIMILE ALL’ALTISSIMO. Questo desiderio è veramente un’aspirazione dell’anima.
Elevare le scintille andate perdute con la שְׁבִירַת הַכֵּלִים (Sheviràt hacchelìm) ROTTURA DEI VASI, RECIPIENTI può portare alla consapevolezza del תִּקּוּן (Tikkùn) CORREZIONE, RETTIFICAZIONE e la realizzazione di quell’unità primaria che va riconquistata.
L’amore è la scintilla divina che custodiamo nel cuore. AMORE e BENEDIZIONE insieme בְּרָכָה וְאַהֲבָה (Berachh e ahavàh)[12] possono costruire un mondo di pace che realizzi le ultime parole della creazione del mondo:[13]
אֲשֶׁר־בָּרא אֱלֹקִים לַעֲשֹוֹת
(Ashèr barà Elokìm la’asòt)
«Che ha creato Dio per fare»! Un bel commento dei Maestri che amo, ci fa riflettere sul nostro ruolo di collaborazione e completamento dell’opera di Dio.[14]
Auguro a tutti noi un buon lavoro.
[1] C. Chalier,Rabbì Chmuel Bornstein (1856-1926. L’espoir hassidique, Arfuyen, Paris-Orbey 2019, p,84.
[2] Ecclesiaste 12,5. יָנֵאץ = יָנֵץ .
[3] Esodo 25, 33 – 37,19. Esodo 25, 34 – 37, 20.
[4] Numeri 18,23.
[5] Cantico dei Cantici 11,6 – 7,13.
[6] Ezechiele 1,7. Letteralmente Esseri viventi ma anche descritti come Cherubini.
[7] מנורה – נהר : נ ו ר(LAMPADA-FIUME). H. Aboav 2020, p. 165.
[8] Y. Pinhas, Scintille dell’anima, Giuntina, Firenze 2012, p. 9.
[9] Liqqutè Amarìm, p. 29.
[11] Da notare che אדמה ci conduce alla parola אֲדָמָה (Adamàh) TERRA e all’UOMO אָדָם (Adàm).
[12] 246.
[13] Genesi 2,3.
[14] Altro commento: si riferisce alla creazione dei miracoli che avverranno in futuro.