ORMA עִקְבָה (‘Ikvàh)

ORMA עִקְבָה (‘Ikvàh)

19 Agosto 2024 Off Di Hora Aboav

ORMA עִקְבָה (‘Ikvàh)! Anche עֲקֵבָה (‘Akevàh)! Una TRACCIA, un’IMPRONTA che rimane indelebile anche quando scompare visibilmente. Una presenza. La sua radice ע ק ב si confronta con un suo anagramma ק ב ע che incide nella realtà questo senso di FISSITÀ, PERMANENZA קֶבַע (Kèva’) ma anche un’ESPLOSIONE di senso ב ק ע. Così come ogni nostra parola crea un significato e produce un’emozione anche ogni nostro PASSO עָקֵב (‘Akèv) lascia un SEGNO סִימָן (Simàn)! La ע OCCHIO (‘Àyin) è ben evidente e si accompagna alla sacralità della ק perché ogni nostra scelta imponga una naturale selezione verso un procedere sacro. Anche il momento di sosta benedetta dalla ב richiede la spiritualità della ה che ci rende unici e rende unica l’ORMA עִקְבָה (‘Ikvàh) che lasciamo di giorno e di notte, nel camminare o nello stare in casa; nell’operare o nel desiderare.

Troviamo un termine molto interessante con molteplici significati ed anche sinonimo della nostra parola che riveste appieno la radice ע ק ב ed è עֵקֶב (‘Èkev): TALLONE anche עָקֵב (‘Akèv), FINE, POICHÉ, RICOMPENSA, IN SEGUITO A. Un movimento in campo che è proprio una PROVOCAZIONE עָקְבָה (‘Okvàh) in ebraico moderno פְּרוֹבוֹקַציָה (Provokàtzyah).

Evidenzio una Parashà di Deuteronomio[1] che prende proprio il nome עֵקֶב (‘Èkev).

וְהָיָה ׀ עֵקֶב תִּשְׁמְעוּן אֵת הַמִּשְׁפָּטִים הָאֵלֶּה וּשְׁמַרְתֶּם וַעֲשִׂיתֶם אֹתָם וְשָׁמַר ה’ אֱלֹקֶיךָ לְךָ אֶת־הַבְּרִית וְאֶת־הַחֶסֶד אֲשֶׁר נִשְׁבַּע לַאֲבֹתֶיךָ

(Vehayàh | ‘èkev tishme’ùn et hammishpatìm haèlleh ushmarttèm va’asitèm otàm; veshamàr Hashèm Elokècha lechà et-haberìt vet hachèsed ashèr nishbà’ laavotècha.)

«E sarà (avverrà) poiché (come ricompensa) avrete ascoltato queste leggi e le avrete osservate e le avrete fatte (messe in pratica), manterrà l’Eterno Tuo Dio il patto e (userà) la bontà che ha giurato ai tuoi Padri».

A questo punto, come molte volte succede, mi volgo ad un significato poco edificante di questa radice e cioè INGANNARE לַעֲקֹב (La’akòv). Questa energia ricorda proprio il primo nome del terzo Patriarca: יַעֲקֹב (Yaakòv) Giacobbe che aveva afferrato il CALCAGNO עָקֵב (‘Akèv)[2] di suo fratello Esaù ed ha espresso anche energie di stortura il momento che עָקֹב (‘Akòv) CURVO diventa sinonimo di עָקֹם (‘Akòm) STORTO.[3] Le lettere di questa radice ע ק ב richiedono molta COERENZA עִקְבִיּוּת (‘Ikviyyùt) fra il nostro progettare, camminare e lasciare la nostra ORMA עִקְבָה (‘Ikvàh) in questa vita. Essere COERENTE e CONSEGUENTE  עִקְבִי (‘Ikvì) è forse la qualità più significativa nel percorso di crescita: acquisire una coerenza interna che sia al servizio armonizzante del nostro progetto umano. Questa attitudine ci permetterà di fare il vuoto dentro di noi e ci consentirà il vero incontro sia con noi stessi che con l’altro. L’ORMA עִקְבָה (‘Ikvàh) abbandonata sulla spiaggia o sulla neve o là dove non c’è più la presenza fisica di chi l’ha lasciata, stimola diverse domande spontanee. La prima עִקְבָה ORMA 177 del primo uomo corrisponde al valore gematrico del GIARDINO DELL’EDEN גַן עֵדֶן (Gan Èden) stesso 177 e mi fa considerare dove siano le sue terminazioni perché di fatto dopo il mio passaggio אֲנִי לֹא פֹּה (Anì lo po) IO NON CI SONO (più) QUI.

Infine sulle ORME DI בְּעִקְּבוֹת (Be’ikkvòt) Giacobbe che combatté fino alle luci dell’alba per conquistare il nome Israele [4]ישראל, la dirittura morale e la connessione spirituale per diventare un vero Padre, eleviamo la nostra CAVIGLIA עָקֵב (‘Akèv) oltre la natura bassa fisica del suo esistere con devozione e fede.


[1] Deuteronomio 7,12

[2] Anche TACCO.

[3] Vedi H. Aboav, 2020, p. 150.

[4] ישראל –ישר אל Di FRONTE A DIO. (Dritto, Retto verso Dio) Vedi H. Aboav, 2020, p. 151.