RIFUGIO מִקְלַט (Miklàt)

RIFUGIO מִקְלַט (Miklàt)

23 Luglio 2024 Off Di Hora Aboav

RIFUGIO מִקְלַט (Miklàt)! Al primo sguardo questa parola ci dona una chiara interpretazione: è un מַקֵּל טוֹב (Makkèl Tov) BASTONE BUONO. La ט  in chiusura ci tranquillizza: è un bastone di SOSTEGNO תְּמִיחָה (Temichàh) non di aggressione. Nel centro di RIFUGIO מִקְלַט (Miklàt) troviamo incastonato tra l’emozione della מ e il ruolo difensivo della ט il termine קַל (Kal) FACILE, LEGGERO. Una vera propensione all’aiuto עֶזְרָה (‘Ezràh) e all’ACCOGLIENZA קַבָּלַת פָּנִים (Kabalat panìm).[1]

Facilitare l’altro nel momento del bisogno.

In effetti è un LUOGO SICURO e ben DIFESO מָקוֹם בָּטוּחַ וּמוּגָן  (Makòm batùach umugàn). Quando si sente la SIRENA אֲזְעָקָה (Az’akàh) si corre ai מִקְלָטִים (Miklatìm) RIFUGI. Questa idea è figlia della Toràh perché sono famose le CITTÀ RIFUGIO עַרֵי מִקְלָט (‘Arè miklàt) di cui parla la parashàh di מַסְעֵי (Mas’è) PARTENZE, TAPPE, VIAGGI.[2]

וְהִקְרִיתֶם לָכֶם עָרִים עָרֵי מִקְלָט תִּהְיֶינָה לָכֶם וְנָס שָׁמָּה רֹצֵחַ מַכֵּה־נֶפֶשׁ בִּשְׁגָגָה׃[3]

( Vehikritèm lachèm ‘arìm ‘arè miklàt tihyèna lachèm; venàs shàmmah rotzèach macchèh-nèfesh bishgagàh).

«E predisporrete per voi delle città, città rifugio saranno per voi; e fuggirà là un omicida colpente-vita per errore (involontariamente)».

Quanto senso di giustizia! Nessuna VENDETTA נְקָמָה (Nekamàh) o punizione. Nessuno spargimento di sangue entro le sei città rifugio per non contaminare la terra condivisa con l’Eterno.

La radice ק ל ט si esprime in altri ambiti e ci offre anche vocaboli importanti come קְלִיטָה (Kelitàh) RICEZIONE, ASSORBIMENTO e INTEGRAZIONE o (Maklèt) RICEVITORE מַקְלֵט (Maklèt): ogni apparecchio di ricezione lo è. Anche il termine REGISTRAZIONE הַקְלָטָה (Haklatàh) deriva dalla stessa radice di RIFUGIO מִקְלַט (Miklàt). Non c’è dubbio che essa dimostra la presenza della consonanza vibrazionale a tutti i livelli perché alla base c’è la manifestazione della rete relazionale cosmica e umana.

Un sinonimo importante di RIFUGIO מִקְלַט (Miklàt) è מַחָסֶה (Machasèh) e i Salmi ci invitano a riconoscere il grande rifugio che troviamo in Dio proprio con questa radice ח ס ה [4].

אֵלִי צוּרִי אֶחֱסֶה־בּוֹ

(Elì tzurì echsèh-bo).

«Mio Dio, mia rocca, in cui mi riparo (mi rifugerò in Lui)».[5]

È divertente trovare una corrispondenza gematrica di מִקְלַט 179 con מִסְעָדָה (Mis’adàh) RISTORANTE. Il rifugio dà il senso di sicurezza che rassicura ma anche nutre con pietanze piene di fiducia e rasserenamento. L’energia della LEGATURA עֲקֵדָה (‘Akedàh 179)[6] entra di soppiatto e amplifica dentro di me la fede ma anche la consapevolezza che abbiamo delle limitazioni e a volte siamo costretti dagli eventi a doverci difendere e trovare protezione qui sulla terra.


[1] Lett. Ricevuta-ricezione dei volti.

[2] Numeri 35,9-34.

[3]  הִקְרִיתֶם – ק ר ה – Succedere, avvenire, far avvenire, designare, predisporre, incontrare.

«Vi destinerete per voi in opportuna situazione (S.D. Luzatto)».

[4] Anche מַחְסָן (Machsàn) RIPOSTIGLIO deriva dalla radice ח ס ה. Ironico pensare che il termine LAGER in tedesco sia proprio RIPOSTIGLIO e questo significato si allontana completamento dal senso di protezione e riparo se pensiamo al passato doloroso del popolo ebraico nei lager nazisti in Europa.

[5] Salmi 18,3.

[6] Famoso l’episodio della LEGATURA DI ISACCO עֲקֵדַת יִצְחָק (‘Akedat Yitzchàk).  Genesi 22, 9.