VOTO נֶדֶר (Nèder)
VOTO נֶדֶר (Nèder)! Un GIURAMENTO שְׁבוּעָה (Shevu’àh) anche PROMESSA הַבְטָחָה (Avtachàh) che non puoi sciogliere.
מוֹצָא שְֹפָתֶיךָ תִּשׁמוֹר
(Motzà sefatècha tishmòr)
«Ciò che esce dalle tue labbra custodisci (mantieni).»[1]
Il נֶדֶר è un נֵר (Ner) CANDELA che rivela una ד concentrata sulla esecuzione di una volontà che non sempre però è veramente attuabile o molto difficile da realizzare. Per questo la Torà[2] insegna che non è un demerito se non si fanno VOTI נְדָרִים (Nedarìm). Anzi.
C’è un’espressione molto usata fra le persone osservanti della Toràh che fanno seguire dopo ogni intenzione di promessa בְּלִי נֶדֶר (Belì nèder) SENZA VOTO. Se non si è usata questa frase rituale durante l’anno, la sera in cui inizia il Chippùr si usa recitare prima del tramonto, avvolti nel tallìt, prima della preghiera serale, una formula per annullare TUTTI (i) VOTI:כָּל נְדָרִים (Col nedarìm) in ebraico o כָּל נִדְרֵי (Col nidrè) in aramaico.
Per me, fin da bambina, la parola נֶדֶר è legata immediatamente all’episodio doloroso di Jefte.
וַיִּדַּר יִפְתָּח נֶדֶר לַה’ [3]
Vayyiddàr Ifttàch nèder
«E Jefte fece un voto al Signore».[4]Storia terribile che narra l’esecuzione di un voto sconsiderato. Il sacrificio di una figlia![5]
Il VOTO נֶדֶר (Nèder) di Channa[6] è di tutt’altra natura e dona al popolo ebraico l’ultimo dei giudici d’Israele e uno dei profeti più grandi: Samuele.[7]Anche suo marito Elkana partecipa alla realizzazione di questo voto e non lo ostacola. Nella parashà di Mattòt מַטּוֹת TRIBÙ[8]si parla proprio del נֶדֶר e si decreta che il voto di un uomo non si può cancellare ma per una donna è diverso: un padre, un marito o un fidanzato con il padre della donna possono annullare il suo voto.[9]
Il VOTO נֶדֶר (Nèder) può donare il profumo delנֵרדְּ (Nerd) NARDO ma diventare intollerabile come un VERME דֶרֶן (Dèren).[10]
Di fatto un נֶדֶר 254 può risultare veramente חָמוּר (Chamùr 254) PESANTE ma anche diventare מַטָּרָה (Mattaràh 254) SCOPO esistenziale.
Conosciamo tutti il potere delle
parole ed è importante che le loro vibrazioni arrivino dentro di noi benefiche
e chiare. A volte un voto può essere pronunciato impulsivamente mentre una
preghiera sentita non ha limiti e ci fa partecipare attivamente anche nei
momenti più intimi col Signore. È la nostra presenza richiesta in campo. Sempre!
[1] Deuteronomio 23,24.
[2] Ibidem 23,23.
[3] La radice in campo è נ ד ר.
[4] Complemento oggetto interno. Giudici 11,30
וַיִּדַּר יִפְתָּח נֶדֶר לַה’ וַיֹּאמַר אִם־נָתוֹן תִּתֵּן אֶת־בְּנֵי עַמּוֹן בְּיָדִי
וְהָיָה הַיֹּוצֵא אֲשֶׁר יֵצֵא מִדַּלְתֵי בֵיתִי לִקְרָאתִי בְּשׁוּבִי בְשָׁלֹום מִבְּנֵי עַמּוֹן וְהָיָה לַה’ וְהַעֲלִיתִהוּ עֹולָה
(Vayyiddàr Yifttàch nèder laHashèm vayyomàr:-Im natòn tittèn et-benè ‘Ammòn beyadì vehayàh hayyotzè ashèr yetzè middaletì vetì likratì beshuvì veshalòm mibenè ‘Ammòn vehayàh laHashèm veha’alitìhu ‘olàh). «E fece un voto Jefte al signore, dicendo:- Se mi darai i figli di Ammon in mia mano, e sarà colui che uscirà dalla porta di casa mia verso di me (mi verrà incontro) quando tornerò in salute (incolume) dal paese degli ammoniti, al Signore sarà elevato (consacrato) in olocausto». Giudici 11, 30-31.
[5] Giudici 11,34-40.
[6] Samuele 1, 11.
[7] Samuele שְׁמוּאֵל (Shemuèl): שְׁמוֹ שֶׁל הָאֵל (Shemò shel haEl) Il Nome del Signore o שָׁאוּל מֵהָאֶל (Shaul mehaEl) Chiesto dal Signore.
[8] מַטֶּה (Mattèh) VERGA, BASTONE è il significato primario.
[9] Numeri 30, 2-17.
[10] Più usato תּוֹלַעַת (Tolà’at).