UNITÀ אַחְדּוּת (Achddùt)
UNITÀ אַחְדּוּת (Achddùt)[1]! Anche אִחוּד (Ichùd), יְחִידָה (Yechidà), אֲחִידוּת (Achidùt). È evidente la radice א ח ד in ognuna di questi termini e la parola אֶחָד (Echàd) UNO troneggia fra tutte. Hashèm Esiste ed è אֶחָד[2].
Interessante rilevare che questi vocaboli non risultano apparire nel testo biblico.
אַחְדּוּת: la א dà l’avvio a questa parola con tutta la sua potenza e capacità di unificazione e si accompagna alla ח per fondare una base di fratellanza אַחְוָה (Achvàh). La ד entra prepotentemente con una forte apertura e aggiunge un senso di grande autonomia pur rimanendo salda nelle relazioni.
La ו trasforma e congiunge la ת nella sua capacità di integrare la coscienza individuale e collettiva e nel tentativo di portare completezza e realizzazione.
Un canto aleggia in questi momenti difficili e riempie con note piene di vita il cielo d’Israele:
עַם יִשְֹרָאֵל חַי אִם לֹא נִשְׁכַּח תָּמִיד לִהְיוֹת מְאֻחָדִים
(‘Am Yisràel chai im lo nishccàch tamìd lihyòt meuchadìm –
א ח ד.)
«(Il) popolo d’Israele vive (è vivo) se non dimenticheremo sempre di essere UNITI.»
Consulto il vocabolario e trovo un’espressione molto significativa:
!בְּאֵין אַחְדּוּת אֵין כְּלוּם
(Beèn achddùt èn chelùm).
“Senza unità non (c’è) alcuna cosa”.
A volte Rambam ci illumina veramente. L’espressione אוֹר הָאוֹר (Or haòr) LA LUCE DELLA LUCE esprime lo stesso valore energetico-semantico della parola UNITÀ אַחְדּוּת (Achddùt) 419. Anche altre espressioni interessanti colmano la mia ricerca di stupore: אָנוּ שָׁווִים ( Anu shavvìm) NOI SIAMO UGUALI (di uguale valore) o אֲנִי הַשִֹּמְחָה (Anì hassimchàh) IO SONO LA GIOIA.
È difficile mantenere un allineamento e una coerenza unificante dentro di noi fra tutte le nostre parti: la scissione è sempre in agguato. Così avviene anche per le famiglie, i gruppi e le nazioni ma di fatto come insegna Rabbi M. M. Shneerson nel suo commento finale alla parashàh di Koràch [3]קֹרַח:
«…benchè Koràch rappresenti il concetto di divisione e la Toràh nvece di pace, la pace e l’UNITÀ che la Toràh crea, nascono non malgrado, ma tramite la divisione: benché ci siano un cielo e una terra, il nostro operato, il nostro servizio li uniscono finché D-io risiederà fra noi.»[4]
È il desiderio profondo di pace e unità dentro di noi che
produrrà pace e UNITÀ אַחְדּוּת
(Achddùt) fuori. Nell’Universo.
[1] Ricordo che traslittero la ח con la ch con suono gutturale.
[2] Dio esiste e Dio è Uno. Essi sono i primi due principi dell’Ebraismo che Rambam ha promulgato come PRINCIPI DI FEDE.
[3] M.M. Schneerson, Studi sulla Torà, Editrice Lulav, Milano 2004 p.361. «Nel suo nome non c’è alcun indizio positivo; esso significa radura e indica il concetto di creazione di divisioni, ossia uno spazio vuoto fra due fazioni che in precedenza formavano un’UNITÀ אִחוּד (Ichùd).
[4] Ibidem p. 365.