REDENZIONE גְּאֻלָּה (Gheullàh)
REDENZIONE גְּאֻלָּה (Gheullàh)! Anche LIBERAZIONE. Questa parola si muove nel significante della SALVEZZA e per questo Artom traduce גְּאֻלָּה (Gheullàh) anche יְשׁוּעָה (Yeshu’àh). Le parole di Mosè al popolo in Esodo 14,13 lo confermano attraverso la traduzione di Kushner con LIBERAZIONE e non SALVEZZA:
אַל־תִּירָאוּ הִתְיַצְבוּ וּרְאוּ אֶת־יְשׁוּעַת ה’ אֲשֶׁר־יַעֲשֶׂה לָכֶם הַיּוֹם
(Al-tiraù hiteyatzvù ureù et-Yeshuàt Hashèm ashèr ya’assèh lachèm (s.gutt.) hayyòm.)
«Non temete! Fermatevi e vedrete la liberazione di Hashèm che farà per voi oggi».
Nel Tanàch si usa poco questo vocabolo che si arricchisce di un altro significato: RISCATTO. Ne è un esempio il capitolo 25 del Levitico, legato al Giubileo che ricorda che le terre appartengono al Signore. Solo ai Leviti è concesso un diritto diגְּאֻלַּ֥ת עוֹלָ֖ם (Gheulàt ‘olàm) RISCATTO ETERNO.
Molte volte studiamo questo costrutto spirituale, accompagnato dall’espressione-sinonimo בִּיאַת הַמַּשִׁיחַ (Biàt hammashìach) La VENUTA DEL MESSIA. Cosa si può fare per redimerci e affrettare la sua venuta? Il popolo d’Israele si è redento ed è stato liberato dall’Egitto e dagli esili dal braccio teso di Hashèm. Come poter afferrarLo senza il timore di perderci e cadere? Solo la speranza di rimanere saldi nell’Amore e nella Volontà divina è la soluzione. Riflettevo sulla diversità delle parole ESILIOגולה (Golàh) e REDENZIONE גאולה (Gheulàh) senza vocali: c’è solo una א che le distingue. La conquista dell’UNITÀ אַחְדוּת (Achdùt) interiore oltre ogni tipo di scissione pericolosa è ciò che libera, redime e salva. La א è la forza che risolve gli opposti e crea la stabilità. La gematria di גאולה ha il valore numerico di 45 come לֵב אֶחָד (Lev echàd) UN CUORE UNO e come UOMO אָדָם (Adàm). Anche nelle parole בֹּר (Bor) e בְּאֵר (Beèr) ambedue POZZO troviamo la stessa differenza. La א ci dona subito l’immagine di un pozzo pieno d’acqua viva mentre la sua assenza ci getta in manifestazioni di morte e prigionia. Anche la בִּרְכַּת גְּאֻלָּה (Bircàt gheullàh) BENEDIZIONE DI LIBERAZIONE che si recita dopo lo Shemà’ e prima della ‘Amidàh, si basa sulla piena fede nel Signore.
La parola גְּאֻלָּה inizia con la ג, la lettera dell’espansione espressiva umana che porta fuori dall’inusuale e dà forza e termina con לה che posso interpretare ‘לה (Le Hashèm) PER, VERSO HASHÉM nonché avere presente che ogni mio atto è dedito a conquistare la dimensione trascendentale che illumina e che dà quel senso di allineamento che fa sentire vivi e nell’abbondanza. La sua radice ג א ל è un verbo שְׁלֵמִים (Shelemìm) COMPLETI nel senso che possiamo ritrovare presenti in ogni parola derivata i tre radicali.
I Chasidìm di Breslav insegnano che הָאַהֲבָה הִיא הַגְּאֻלָּה (Haahavàh hi hagheullàh) L’AMORE è LA REDENZIONE, LA SALVEZZA, LA LIBERAZIONE.
Che una preghiera di gratitudine si elevi verso il nostro גוֹאֵל (Goèl) LIBERATORE, SALVATORE e REDENTORE.