TUNICA כֻּתֹּנֶת (Cuttònèt)
TUNICA כֻּתֹּנֶת (Cuttònèt)! Anche אִצְטָלָה (Itztalàh o אִצטְלָה Itztelàh) che metaforicamente rappresenta גְדוּלָה (Ghedulàh) GRANDEZZA e DIGNITÀ. Una parola legata al racconto di Giuseppe[1]:
וְיִשְׂרָאֵל אָהַב אֶת־יֹוסֵף מִכָּל־בָּנָיו כִּי־בֶן־זְקֻנִים הוּא לֹו וְעָשָׂה לֹו כְּתֹנֶת פַּסִּים
(VeYisraèl ahàv et –Yosèf miccòl-banàv chi-ven-zekunìm hu lò; ve’asàh lo chetònet passìm.)
«E Israele amava Giuseppe più di tutti i fratelli poiché il figlio della vecchiaia (lett. vecchiaie) egli (era) per lui; e fece per lui una tunica a strisce».
Vorrei elaborare l’espressione כְּתֹנֶת פַּסִּים che io ho tradotto letteralmente TUNICA A STRISCE poiché si trovano diverse traduzioni:
Sul Vocabolario ebraico-ebraico מִלּוֹן עִבְרִי-עִבְרִי (Millòn yivrì-yivrì) si può leggere TUNICA SULLA QUALE (vi sono) STRISCE VARIEGATE (con diversi colori) שֶׁעָלֶיהָ פַּסִּים מְגֻוָּנִִים (She’aleha passìm meguvvanìm); TUNICA DI SETA כְּתֹנֶת מֶשִׁי (Chetònet meshì); TUNICA LUNGA FINO AI PALMI DEI PIEDI (Chetònet aruccàh ‘ad passe’harèghel) כְּתֹנָת אֲרֻכָּה עַד פַּסֵּי הָרֶגֶל ma anche TUNICA CON LE MANICHE. Rashì prende in considerazione l’espressione כְּלֵי מֵילַת ABITI DI LANA FINE come sinonimo di פַּסִּים (Passìm) e descrive quindi la tunica di lana fine. Egli elabora l’acronimo della parola פ ס י ם che rivela le disgrazie di Yosèf: פ פּוֹטִיפָר (P Potifàr) POTIFAR, ס סוֹחָרִים (S Socharìm) MERCANTI, י יִשְׁמְעֵאלִים (Y Yishme’elìm) ISMAELITI, מ מִדְיָנִים (M Midyianìm) MIDIANITI. Interessante la traduzione di S. D. Luzatto: TUNICA TALARE. Anche D. Disegni traduce כְּתֹנֶת פַּסִּים “tunica talare” quando si parla di Tamar nel secondo libro di Samuele. [2]Bella questa versione che ci porta nel Sacerdozio perché è proprio questo vocabolo che si usa per la tunica dei sacerdoti.
La כֻּתֹּנֶת (Cuttònèt) traduce anche SOTTOVESTE, l’abito leggero che si indossa sulla pelle sotto gli abiti. Di notte diventa כְּתֹנֶת לַיְלָה(Chetònet laylàh) CAMICIA DA NOTTE.
Un sinonimo importante è גְלִִימָה (Ghelimàh) che si usa anche per la TONACA DEL GIUDICE גְלִִימַת הַשּׁוֹפֵט (Ghelimàt hashofèt). Abbiamo già elaborato la radice ג ל ם con la parola גוֹלֵם (Golèm) BOZZOLO che è la veste del bruco prima che diventi FARFALLA. Ricordiamo che il nostro corpo è la veste per la nostra anima e che per questo ha bisogno di tutto il nostro rispetto, viviamola come una כְּתֹנֶת פַּסִּים TUNICA TALARE.
[1] Genesi 37,3.
[2] Samuele II 13,18. Questa era la veste che usavano portare le figlie del re vergini