TRADIMENTO בְּגִידָה (Beghidàh)

TRADIMENTO בְּגִידָה (Beghidàh)

12 Novembre 2023 Off Di Hora Aboav

TRADIMENTO בְּגִידָה (Beghidàh)! Un agito che produce un grande DOLORE כְּאֵב (Cheèv) perché è in campo una totale FIDUCIA בִּטָּחוֹן (Bittachòn) che traduce anche CERTEZZA e SICUREZZA. Chi בּוֹגֵד (Boghèd) TRADISCE è proprio una persona che non sa amare perché vede TRADIMENTI בְּגִִידוֹת (Beghidòt) ovunque e non si fida di nessuno. La GELOSIA קִִנְאָה (Kinàh), vero volano di questo comportamento, rende cieco e solo. È ovvio che questi sentimenti allontanano in primis dalla FEDE אֱמוּנָה (Emunàh) perché non si riesce a percepire l’abbondanza della vita e il SOSPETTO חַשְׁדָנוּת (Chashdanùt) la fa da padrone in ogni relazione. Il TRADIMENTO בְּגִידָה (Beghidàh) evidenzia anche una inabilità a mantenere la parola data per superficialità e narcisismo nonché una incapacità ad essere FEDELE נֶאֱמָן (Neemàn) a se stesso. La LEALTÀ che si traduce come la parola FEDE diventa impossibile da realizzare.

כִּי יָדַעְתִּי בָּגוֹד תִּבְגּוֹד וּפֹשֵׁעַ מִבֶּטֶן קֹרָא לָךְ

(Chi yada’ttì bagòd tivggòd ufoshèa’ mibbèten korà lach.)

«Perché sapevo che avresti tradito, e peccatore fin dalla nascita (dal ventre materno) sei stato chiamato». [1]

Si usa anche il termine בֶּגֶד (Bèghed) per tradurre TRADIMENTO che significa anche VESTE e ABITO. Quante VESTI, ABITI בְּגָדִים (Begadìm) diversi indossiamo tutti i giorni!

וּפָשַׁט אֶת־בְּגָדָיו וְלָבַשׁ בְּגָדִים אֲחֵרִים

(Ufashàt et-begadàv velavàsh begadìm acherìm (Ch suono gutt.).)

«E si spoglierà delle sue vesti e ne indosserà altre».[2]

Esploriamo בְּגִידָה: la ב, lettera della duplicità e della pluralità s’introietta con forza e subisce l’influenza di una ג inflazionata da un io troppo “grande” che non si permette di dire: דַי (Day) BASTA, prendi contatto con la tua consapevolezza e responsabilità verso l’altro. La ה rimane inascoltata per una perdita di senso e uno spasmodico bisogno di realizzare semplicemente le proprie necessità del momento. Essere in un’impellenza ci scaraventa in uno spazio egosistemico che provoca grande sofferenza.

TRADIMENTO בְּגִידָה (Beghidàh) ha un valore numerico 24 e l’altro diventa IL NEMICO הָאוֹיֵב (Haoyèv) col valore energetico-semantico 24 da combattere e da sfidare per sentirsi al sicuro. Il suo male diventa illusoriamente il mio bene. In effetti è strano perché nella piccola numerazione queste parole valgono 6 come la lettera ו  che per antonomasia è la lettera della congiunzione E וְ (Ve). Quanto sarebbe giusto un mondo dove regnasse il paradigma E E piuttosto che O O. Tu e io, noi con tutto l’amore possibile da condividere!


[1] Questa forma rafforzata della radice ב ג ד appare al verso 8 del capitolo 48 di Isaia.

[2] Levitico 6,4.