GIGLIO חֲבַצֶּלֶת (Chavatzèlet)
GIGLIO חֲבַצֶּלֶת (Chavatzèlet)! Anche lo Shiloni[1] traduce così ma si fa un po’ di confusione con questo vocabolo che M. E. Artom traduce שׁוֹשַנָּה (Shoshannàh) che in genere intende ROSA. אֲנִי חֲבַצֶּלֶת הַשָּׁרוֹן שֹֽׁושַׁנַּת הָעֲמָקִֽים (Anì chavatzèlet Hasharòn shoshannàt ha’amakìm) «Io (sono) il giglio dello Sharòn, la rosa delle valli». L’autore di questo primo verso…
GHÌMEL ג
GHÌMEL ג! La terza lettera dell’alfabeto ebraico è la ג (Ghìmel) גִימֶל ,un ponte che unisce due spazi, il cui valore è 3. Essa segue la lettera ב (Bet) che simbolizza l’archetipo di ogni dimora בַּיִת (Bàyit) per portare la forza primordiale fuori dall’utero materno e lontano dall’ ambiente domestico. Essa permette l’accesso alla dimensione…
TUNICA כֻּתֹּנֶת (Cuttònèt)
TUNICA כֻּתֹּנֶת (Cuttònèt)! Anche אִצְטָלָה (Itztalàh o אִצטְלָה Itztelàh) che metaforicamente rappresenta גְדוּלָה (Ghedulàh) GRANDEZZA e DIGNITÀ. Una parola legata al racconto di Giuseppe[1]: וְיִשְׂרָאֵל אָהַב אֶת־יֹוסֵף מִכָּל־בָּנָיו כִּי־בֶן־זְקֻנִים הוּא לֹו וְעָשָׂה לֹו כְּתֹנֶת פַּסִּים (VeYisraèl ahàv et –Yosèf miccòl-banàv chi-ven-zekunìm hu lò; ve’asàh lo chetònet passìm.) «E Israele amava Giuseppe più di tutti i fratelli poiché…
TRADIMENTO בְּגִידָה (Beghidàh)
TRADIMENTO בְּגִידָה (Beghidàh)! Un agito che produce un grande DOLORE כְּאֵב (Cheèv) perché è in campo una totale FIDUCIA בִּטָּחוֹן (Bittachòn) che traduce anche CERTEZZA e SICUREZZA. Chi בּוֹגֵד (Boghèd) TRADISCE è proprio una persona che non sa amare perché vede TRADIMENTI בְּגִִידוֹת (Beghidòt) ovunque e non si fida di nessuno. La GELOSIA קִִנְאָה (Kinàh),…