PAROLA דָבָר (Davàr)

PAROLA דָבָר (Davàr)

9 Febbraio 2023 Off Di Hora Aboav

PAROLA דָבָר (Davàr)! Non è la parola אֲמִירָה (Amiràh) della Creazione (א מ ר) ma è quella parola che risuona nel DESERTO מִדְבָּר (Midbbàr) anche in solitudine. דָבָר è anche COSA, AVVENIMENTO, CAUSA, INFORMAZIONE, ARGOMENTO e manifesta altri significanti nell’ambito dell’ espressione verbale ed esperienziale.

Ricordiamo il verso introduttivo alle 10 “PAROLE” דְבָרִים (Devarìm-plurale maschile di PAROLA דָבָר) in שְמוֹת (Esodo 20,1):

וַיְדַבֵּ֣ר אֱלֹקִים אֵ֛ת כָּל־הַדְּבָרִ֥ים הָאֵ֖לֶּה לֵאמֹֽר

(Vaydabbèr E. et col haddevarìm haèlleh lemòr)

«E PARLÒ Dio tutte queste PAROLE, dicendo».

Non si parla di COMANDAMENTI, la cui radice è צ ו ה  (Tzàdi-Vav-He’) dalla quale deriva מִצְוָה (Mitzvàh) PRECETTO ma di PAROLE, PURA COMUNICAZIONE che il Signore ha DONATO: HA PARLATO דִבֵּר (Dibbèr) direttamente alla coscienza dei presenti per divenire necessariamente MONITO e PAROLA SALVIFICA. PAROLA דָבָר (davàr) dall’ALTO che continua a NUTRIRE il nostro sè in ogni momento della nostra vita come riverbero lontano e attuale di quelle PAROLE דְבָרִים (Devarìm). “VERA RIVOLUZIONE INTERIORE”(R.Dry)!

La parola דָבָר può essere benefica e sacra come quella riservata solo al Sommo Sacerdote כֹּהֵן (Cohèn) nel דְבִיר (Devìr), il luogo più intimo del Santuario: il Kòdesh Hakkodashìm קֹדֶשׁ הַקֳּדָשִׁים (Sancta Sanctorum) ma anche la più temibile che può deflagrare come la PESTE דֶבֶר (Dèver). L’operosità e la capacità di addolcire dell’APE דְבוֹרָה (Devoràh) è necessaria ma è anche pericolosa. Debora, la profetessa che giudicò il popolo ebraico ne è un buon esempio.

 L’espressione antica Abracadabra  אַבְּרָאכַּדַבְּרָאdimostra la forza della parola nella credenza popolare: אברא (Abra) deriva dalla radice ברא (Creare) כַּ COME e דברא (dabra) (parlare) Come si parla si crea! Fa sorridere pensare che PAROLA דָבָר (davàr) abbia la stessa gematria 206 di קִסּוּם (Kissùm) MAGIA ma è importante ricordare che 206 è anche il valore energetico-semantico di עָצוּם (’Atzùm) POTENTE. Possiamo elaborare ד ב ר  come una radice che ABITA דָר (Dar) la ב, la seconda lettera dell’alfabeto che accoglie l’energia dell’א e la mantiene integra, permettendo alla nostra interiorità di ricevere la luce divina ed esprimerla sotto forma di pura benedizione. È questa la “PAROLA” דָבָר che ci distingue dagli animali e ci fa sentire unici nella volontà del SERVIRE.

 La prima radice ricordata א מ ר DIRE che è il dettame primario creativo di Dio della creazione, viene ad esprimersi alla presenza di “un altro” come insegna Hirsh; ד ב ר  PARLARE può essere usato anche da soli.

  Ricordiamo che l’ultimo libro della תּוֹרָה prende il nome di “PAROLE דְבָרִים “(Devarìm-Deutoronomio) ed anche la sua prima Parashàh viene denominata così. Le ultime parole di Mosè al suo amato popolo, nel ripetergli gli insegnamenti ricevuti dal Signore, scandiscono tutto il libro e la fine della missione di Mosè. Ogni parola che proferiamo è importante, non lo sottovalutiamo ed è il nostro destino prendercene tutta la responsabilità. Essa ci distingue dagli animali e ci fa sentire unici nella volontà di servire. Buone parole a tutti noi.