LA FESTA DEGLI ALBERI חַג הַאִילָנוֹת (Chag hailanòt)
LA FESTA DEGLI ALBERI חַג הַאִילָנוֹת (Chag hailanòt)! Questa festività viene anche chiamata ט”ו בִּשְׁבָט TU-BISHVAT perché cade il 15 di Shevàt, il quinto mese dell’anno ebraico ed è considerata il CAPODANNO DEGLI ALBERI רֹאשׁ הַשָּנָה לָאִילָנוֹת (Rosh hashshanàh lailanòt). (ט”ו = ו6 +9 ט=15: si evita di mettere י 10 con ה 5 perché verrebbe scritta una delle manifestazioni del Nome Divino.) La parola חַג dalla radice ח ג ג (Chet-Ghìmel-Ghìmel) è collegata alla gioia שִֹמְחָה e al ballo. Non dimentichiamo che l’augurio che scambiamo prima e durante una festa in genere è proprio חַג שָֹמֵחַ (Chag samèach) FESTA LIETA, GIOIOSA. È come se ripetessimo per due volte lo stesso significante. ALBERO al singolare si traduce אִילָן e deriva dalla radice א י ל (Àlef-Yod-Làmed), la stessa di אֱיָל (Eyàl) FORZA, POTENZA, CORAGGIO e di אַיִל (Àyil) MONTONE, ARIETE. L’energia primordiale dell’essere della א manifesta la י nella sua rivelazione e creano insieme quella produzione di nutrimento e di vita che la ל porta oltre gli orizzonti. ALBERO אִילָן (Ilàn) 91 è come un sigillo di fede אָמֵן AMÉN 91! A differenza di ALBERO עֵץ (‘etz), il suo sinonimo più usato, אִילָן (Ilàn) non appare nel Tanàch (Bibbia) ed è per lo più usato come albero da frutto. QUERCIA viene tradotta con un termine molto simile: אַלּוֹן (Allòn). In questo giorno si piantano נ ט ע (Nun-Tet-‘Àyin) gli alberi, per questo questa festa viene chiamata anche נְטִיעָה חַג (Chag neti’àh) Festa della PIANTAGIONE. Essa era legata alle offerte delle decime. Un vero risveglio della vita vegetale: il primo a fiorire è il mandorlo שְׁקֵדִיָּה (Shekediyyàh) che è il simbolo della primavera e precede tutte le altre fioriture. Esso deriva dalla radice ש ק ד (Shin-Kof-Dàlet) e il suo frutto è la mandorla שָׁקֵד (Shakèd). Questa radice introduce il tema della VIGILANZA, dell’essere in prima linea con solerzia e dell’ essere pronto ad intervenire.
Se usiamo le stesse lettere possiamo scoprire che sono le stesse lettere di ק ד ש (Kof-Dàlet-Shin) il cui tema è la SANTITÀ.
Nella sera di ט”ו בִּשְׁבָט si fa un Seder particolare, ricco di varie specie di frutta, caratteristiche della terra d’Israele: grano, olive, datteri, uva, fico, melograno, cedro, mela, uva, noci, mandorle, carrube, pere, sorbe, mele renette, ciliegie, sorbe rosse, noccioline, nespole e lupini. Si usa bere 4 bicchieri di vino: il primo con solo vino bianco, il secondo, ancora vino bianco ma con un po’ di vino rosso, il terzo bicchiere metà bianco e metà rosso e l’ultimo tutto rosso per ricordare la terra nella ciclicità delle stagioni. Tutto avviene secondo un ORDINE סֵדֶר (Sèder)! Cerchiamo di rimanere stabili come forti alberi che affrontano qualsiasi intemperia e restano saldi.