CONSOLAZIONE נֶחָמָה (Nechamàh)
CONSOLAZIONE נֶחָמָה (Nechamàh)! Presenza attiva nell’incontro dell’altro e nei confronti di se stesso nei momenti difficili in cui ci si prende cura dell’anima. Traduciamo נֶחָמָה (Nechamàh) anche come REDENZIONE גְאֻלָּה (Gheullàh) e come RESURREZIONE DEI MORTI: יוֹם הַנֶּחָמָה (Yom hannechamàh) GIORNO DELLA REDENZIONE. La sua porta (le prime due lettere) נחaccoglie il significante di נָח riposante , infatti נ ו ח ci introduce al tema del RIPOSARE, TROVARE REQUIE, FACILITARE. Anche il nome Noè נֹחַ (Nòach) deriva da questa radice. Queste lettere נח favoriscono una domanda: ? מָה (Màh). COME SI TROVA IL VERO RIPOSO INTERIORE? Quando ci si arrenderà a comprendere la nostra vera natura divina e la nostra unicità? Non sottovalutiamo che CONSOLAZIONE נֶחָמָה (Nechamàh) è proprio vicino a מְנוּחָה (Menuchàh) RIPOSO, SERENITÀ, PACE: stesse consonanti.
La sua radice quindi èנ ח ם e si esprime oltre a CONSOLARE, a FACILITARE e a TRANQUILLIZZARE nel significante di DESISTERE, TORNARE SULLE PROPRIE DECISIONI e …”stranamente” al DESIDERIO di VENDICARSI? Vi lascio a questa riflessione e a un passo di Isaia (66, 13):
כְּאִ֕ישׁ אֲשֶׁ֥ר אִמּוֹ תְּנַחֲמֶ֑נּוּ כֵּ֤ן אָֽנֹכִי֙ אֲנַ֣חֶמְכֶ֔ם וּבִירֽוּשָׁלִַ֖ם תְּנֻחָֽמוּ
Cheish ashèr immò tenachamènnu chèn Anochì anachemchèm
uvirushalaim tenuchàmu).
«Come (Al modo che) un uomo è consolato da sua madre così Io vi consolerò e in Gerusalemme avrete (troverete) consolazione».
DIETRO LE NUVOLE C’É SEMPRE IL SOLE! (H. Aboaf 2020)