ESTÉR אֶסְתֵּר
ESTÉR אֶסְתֵּר! L’eroina della festa di Purim פּוּרִים che è legata al (Pur) פּוּר SORTE! Ma non solo : è Il miSTeRo della radice ס ת ר (Sàmech-Tav-Resh) che è di scena nel nome della regina ESTÉR אֶסְתֵּר. Il tema di questa radice è il NASCONDIMENTO. Il Signore nasconde “la Sua faccia”, il Suo Nome, quando vuole punire il suo popolo “dalla dura cervice”; anche se la sua Provvidenza rimane sempre presente e vigile. A פּוּרִים si legge la MEGHILLÀT ESTÉR מְגִלַּת אֶסְתֵּר (Il Libro (biblico) o rotolo di Ester. La radice della parola מְגִלָּה Meghillàh ג ל ה invece si esprime nel tema della RIVELAZIONE. Avviene proprio un gioco di significanti: LA RIVELAZIONE DEL NASCOSTO! Fino a quando “la regina אֶסְתֵּר” si nasconde נִסְתֶּרֶת (Nistèret)? Il vero nome di questa donna, relegata al silenzio e alla perdita repentina della sua זְהוּת (Zehùt) IDENTITÀ è הֲדַסָּה (Hadassàh) dal termine (Hadàs) הֲדַס MIRTO. Una delle quattro specie del לוּלָב (Lulàv) che si benedice a Succòt: cedro, palma, mirto, salice. In pochi versi del capitolo 4 possiamo assistere ad una grande trasformazione: dal ruolo di regina sottomessa, senza patria a quello di salvatrice del suo popolo. L’angoscia si tramuta in coraggio e presa di coscienza di sé. Finalmente אֶסְתֵּר fa sentire il suo “aroma”! Diventa consapevole e responsabile della sua “missione” ed esprime alta la sua קוֹל VOCE (Kol) .
Prima del giorno di Purìm vero e proprio si fa il “Digiuno di Ester”. È opinione di alcuni che si rammenti il digiuno del 13 di Adar, fatto dagli ebrei quando si radunarono per combattere i nemici mentre per altri ricorda le parole del capitolo 9,31:
לְקַיֵּ֡ם אֶת־יְמֵי֩ הַפֻּרִ֨ים הָאֵ֜לֶּה בִּזְמַנֵּיהֶ֗ם כַּֽאֲשֶׁר֩ קִיַּ֨ם עֲלֵיהֶ֜ם מָרְדֳּכַ֤י הַיְּהוּדִי֙ וְאֶסְתֵּ֣ר הַמַּלְכָּ֔ה וְכַֽאֲשֶׁ֛ר קִיְּמ֥וּ עַל־נַפְשָׁ֖ם וְעַל־זַרְעָ֑ם דִּבְרֵ֥י הַצּוֹמ֖וֹת וְזַֽעֲקָתָֽם׃
(Lekayyèm et-yemè happurìm haèlleh bizmannehèm caashèr kiyyàm ‘alehèm Moerdechai hayyehudì veEsttèr hammalcàh vechaashèr kiyyemù ‘al-nafshàm ve’al zar’àm; divre’ hatztzomot veza’akatàm.)
«Per confermare questi giorni di Purìm al tempo fissato , come avevano stabilito per loro Mardocheo l’ebreo e la regina Ester, e come avevano assunto su di loro e per la loro discendenza l’obbligo dei digiuni e dei (giorni) di lamenti».
Noi terremo a mente la forza d’animo di Ester perchè è richiesto tanto coraggio per uscire, da uno spazio di “confort”, all’atto eroico di riconoscerci e comprendere la nostra “missione” nella vita!