GROTTA מְעָרָה (Me’aràh)
GROTTA מְעָרָה (Me’aràh)! Anche CAVERNA, ANTRO. Uno spazio vuoto nella terra che si apre. Se si elaborano le sue lettere troviamo infatti una domanda spontanea legata alla מ iniziale: <<Quale è la percezione esperienziale percettiva rappresentata dalla ע del MONTE הַר (Har)?>> Tutta l’energia legata alla terra e al movimento verso il cielo sono in campo all’unisono. Una possibilità di poter penetrare nel senso più ancestrale e intimo. Elia ne esperì tutta la sua tutela e protezione nel momento più esclusivo e vero con il divino. È là che conobbe Hashèm “in una voce sottile di silenzio”! Un utero fatto di roccia che ti protegge dalle intemperie e dai pericoli del mondo. Come UNA MAMMA GRAVIDA, INCINTA אִמָּא בְּהֵרָיוֹן (Ìmma beherayòn) che esprime la stessa gematria di מְעָרָה 315 e che rivela una straordinaria relazione anche con ciò che ha ascoltato il profeta: דְבָר ה’ אֵל אֵלִיָּהוּ (Devàr Hashèm el Eliyyàhu (Ricordo che ה’ vale 26 come il Tetragramma che ovviamente non trascrivo.)) LA PAROLA DEL SIGNORE A ELIA. La Toràh ci racconta di un’altra grotta, sacra sia per gli ebrei che per i mussulmani: LA GROTTA DI MACHPELÀH מְעָרַת הַמַּכְפֵּלָה (Me’aràt hammachpelàh). Essa diventò il sepolcro dei Padri e delle Madri d’Israele, eccetto Rachele che morì durante il viaggio a Betlemme. Anche Giuseppe è là come aveva desiderato e richiesto ai figli Israele che lo imbalsamarono e lo portarono fuori dall’Egitto. La tradizione dei nostri Saggi racconta che in quell’antro erano sepolti anche Adamo ed Eva. Dentro di noi c’è uno spazio infinito, luogo recondito e privato che accoglie i nostri cari scomparsi e rimasti lì insieme a noi: una grotta fatta di carne e luce; emozione e spiritualità incontaminata che resta chiusa e inenarrabile. Ritorniamo ad esaminare le lettere con altra lettura: La מ elemento mobile e metafisico dell’essere, sempre pronto a rinnovarsi si confronta con il segreto della ע che visita il sovrannaturale con una presa cosciente e vigile che la riconduce al visibile; la ר impone l’andare avanti e rafforza la spinta iniziale per respirare veramente in fondo, nella realizzazione finale della ה. Essa è riconosciuta dai commentatori come presenza stabile e programmatica dei nostri pensieri, delle nostre parole e delle nostre azioni. מְעָרָה scritta con le stesse lettere diventa מַעֲרָה – מַעֲרֶה (Ma’arèh – ma’aràh) SCOPERTO-SCOPERTA, SVELATO-A, DENUDATO-A. Proviamo anche noi a denudarci, a scoprirci e a svelarci a noi stessi se vogliamo veramente conoscerci senza OBIEZIONI o PROTESTE עֲרָרִים (‘Ararìm) che condividono con la nostra parola מְעָרָה la radice ע ר ר .