FRUTTETO פַּרְדֵס (Pardès)
FRUTTETO פַּרְדֵס (Pardès)! UN GIARDINO DI ALBERI DA FRUTTO (Gan ‘atze’ perì) גַן עֲצֵי פְרִי e anche PARCO. Vocabolo che appare nel Tanach solo tre volte, nessuna nella Torà. Oggi tradurremmo AGRUMETO, un frutteto di פְּרִי הָדָר (Perì hadàr) FRUTTO di AGRUME, FRUTTO di BELLEZZA, di SONTUOSITÀ e MAGNIFICENZA. La radice ה ד ר infatti si manifesta nel tema dell’ONORARE, FAVORIRE, ORNARE, ABBELLIRE. Il SOLE הַשֶּׁמֶשׁ (hashshèmesh) è in campo con tutta la sua straordinaria energia che illumina e nutre. La parola פַּרְדֵס ha origini persiane con lo stesso significato di frutteto ed esprime il PaRaDiSo come גַּן עֵדֶן (Gan ‘Èden) Giardino dell’’Eden, (della DELIZIA, del PIACERE). Noi possiamo entrare nelle lettere che sono state scelte in ebraico: la פ inizia con la sua forza espressivo-comunicativa che accoglie il pensiero e la forza propulsiva all’azione della ר. La ד accoglie il sostegno della ס e si compiace della sua penetrazione nella forma. Molte persone conoscono questo termine da una mishnàh del Talmud cap. 14b del trattato di Chaghigàh che narra di quattro Rabbini che entrarono nel פַּרְדֵס, “frutteto celeste” che rappresenta la più alta saggezza. פַּרְדֵס come giardino dello studio è l’acronimo delle 4 consonanti: ס’,ד’,ר’,פ’ che sono le iniziali delle quattro parole che indicano i quattro livelli di lettura e di interpretazione della Scrittura come insegnano i Maestri. La lettera ‘פ che simboleggia l’oralità, è l’iniziale di פְּשָׁט (Peshàt), il significato specifico della parola, il senso letterale: il primo livello. (פ ש ט c’inoltra nel tema della SEMPLICITÀ.) Rabbì Ben Azai guardò e morì. Il secondo livello di lettura è rappresentato dalla ‘ר che dà l’avvio alla parola ACCENNO (Rèmez) רֶמֶז, il senso accennato: l’allusione, l’allegoria. Rabbì Ben Zomà guardò e impazzì. Il terzo livello spiega l’INTERPRETAZIONE il דְרָשׁ (Deràsh), il senso interpretativo-esegetico e metaforico introdotto dalla ‘ד. Rabbì Elisha’, Acher (l’altro) divenne apostata. Infine la ‘ס configura il סוֹד (Sod) SEGRETO. Solo rabbì ‘Akivà entrò nel פַּרְדֵס “in pace (sano) e uscì in pace”. La gematria di סוֹד come abbiamo già studiato ci porta nel giardino della ע che è il giardino dell’esperienza percettiva tout court inenarrabile. Rispettiamoci nel riconoscere il nostro livello di lettura con integrità e autenticità per quello che è nostro ed evitiamo di immergerci là dove siamo esclusi. L’espressione אוֹר קַבָּלָה (Or Kabbalàh) LUCE (della) Kabbalà 344 ci invita a riflettere ulteriormente su פַּרְדֵס 344. Ricordiamo che אוֹר (Or) LUCE e רָז (Raz sinonimo di Sod segreto) MISTERO hanno lo stesso valore numerico 207.