TRONO כִּסֵּא
TRONO כִּסֵּא (Chissè) come la nostra utile SEDIA! Rambam ricorda che questo termine in origine, si usava per designare il trono e la sua eccellenza. Il Tempio di Gerusalemme infatti veniva designato anche con כִּסֵּא per rilevare la Maestà divina che lo visitava e riempiva di gloria quello spazio sacro. כִּסֵּ֣א כָב֔וֹד מָר֖וֹם מֵֽרִאשׁ֑וֹן מְק֖וֹם מִקְדָּשֵֽׁנוּ:(Chissè chavòd maròm merishòn, mekòm mikddashènu)Il TRONO della gloria eccelso fin dall’inizio, luogo del nostro Santuario. (La foto nel post riporta questo verso.)(Geremia 17,12)Stesso appellativo viene usato da Hashem nei confronti del cielo:הַשָּׁמַ֣יִם כִּסְאִ֔י Hashshàmaim chisìIl cielo è il Mio TRONO. “Ossia: (I cieli indicano la Mia esistenza, la Mia grandezza, la Mia potenza, così come il trono indica la grandezza di chi ne è degno. ” אַתָּ֤ה ה֙’ לְעוֹלָ֣ם תֵּשֵׁ֔ב כִּסְאֲךָ֖ לְד֥וֹר וָדֽוֹר:(Attàh Hashèm teshèv chisachà ledor vador Lamentazioni 5,19)Tu o Signore (resterai per sempre) lett. siederai il Tuo trono per ogni generazione (Per tutte le generazioni.) D. Di segni commenta: ” Il Signore rimane fermo ed immutabile in contrasto con la rovina del Tempio”TRONO כִּסֵּא (Chissè): la כ di (Cheter) כֶּתֶרָ CORONA apre ed esprime la sua energia elettiva, volta al servizio e alla presa in carico con tutta la benevolenza che le appartiene. La ס è pronta a sostenerla e ad accogliere la grande forza dell’א che si espande in ogni dove. Tutte le cellule e tutti gli elementi esistenziali ne sono pieni perché unisce il tutto, unificando il cielo e la terra.Interessante leggere che כִּסֵּא abbia un valore numerico 81 legato anche alla parola אָנֹכִי (Anochì) IO. Vi allego un commento già pubblicato:La prima parola delle 10 parole è אָנֹכִי (Anochì ch gutturale) IO e ovviamente è il Signore che la pronuncia, sia nell’Energia della Sua Manifestazione di Misericordia sia in quella del Giudizio. Anche אֲנִי (Anì) si traduce con IO ma c’è una sottile differenza tra i due termini: אֲנִי (Anì) si confronta con un TU אַתָּה (Attàh). (Anochì) אָנֹכִי lo accoglie quel Tu, lo contiene. Un commento di Hirsh su quell’ אָנֹכִי (Esodo cap. 20 v.2): “ אֲנִי (Sono) il TUO אָנֹכִי” IO SONO IL TUO SE’!Volevo solo ricordare che oggi è raro sedersi su un trono כִּסֵּא ִּma sedere su una “sedia כִּסֵּא “ non è solo un’azione di comodità ma è soprattutto un atto responsabile di riconoscimento del nostro potere in presenza del nostro אָנֹכִי. Tante persone in questo mondo ricoprono posti di prestigio senza rendersi conto della loro impreparazione coscienziale.שבת שלום!