ARIA אֲוִיר (Avìr)
ARIA אֲוִיר (Avìr)! L’atmosfera che avvolge la Terra e che permette la VITA ma anche il VENTO רוּחַ (Rùach anche soffio) nel suo movimento diventa suo sinonimo. Mi colpisce quanto sia vicina alla parola אוֹר (Or) LUCE. יֵאוֹר (Yeòr) ILLUMINERA’ (א ו ר ) espone le stesse lettere ed è l’aria che permette alla candela di accendersi o di spegnersi ! א ו ר è la radice di ARIA אֲוִיר (Avìr) . La א con la sua potenza e continuità esprime il suo contatto tra il cielo e la terra, aiutata dalla ו che legittima questa operazione con tutta la sua capacità di congiungere l’immanente divino con il trascendente umano e che rappresenta il canale respiratorio che accoglie l’aria e la trasporta secondo i dettami. La י riconosce il movimento dell’aria e lo diffonde con solerzia, mantenendo il moto creativo perpetuo dell’ א . La ר infine con la sua forza augurale di rinnovamento ci invita a ricominciare ogni volta di nuovo. Il libro della Formazione insegna che essa è uno degli elementi originanti il nostro mondo, creata insieme all’acqua e al fuoco dalle lettere
א מ ש (EMESH). “Il cielo fu creato dal fuoco, la terra fu creata dall’acqua e l’aria אֲוִיר (Avìr) dallo SPIRITO רוּחַ (Rùach) che decide tra di loro.” Una delle permutazioni gematriche più interessanti di ARIA אֲוִיר 217 è l’aggettivo INFINITO אֵינְסוֹפִי (Ensofì). LA MIA LUCE אוֹרִי 217 è anche la mia possibilità di respirare liberamente senza limiti. L’ATMOSFERA che creiamo in un ambiente con il nostro temperamento si traduce אֲוִירָה (aviràh). Imparare a respirare infatti è un’operazione non scontata e importantissima per una buona qualità della vita. Lo scambio gassoso che avviene in modo spontaneo dentro di noi, ci rende sani quando è consapevole e cosciente ed è il nostro primo rapporto naturale con l’esterno. Quando abbiamo il fiato corto, sentiamo subito il nostro disequilibrio e in genere blocchiamo il nostro fare. ARIA אֲוִיר 217 ci mette in relazione all’APE דְבוֹרָה 217 (Devoràh). Questa piccola creatura si muove nell’aria e attraverso la sua operosità trasporta i pollini preziosi per la fertilità: ha bisogno di aria pulita e chiara בָּהִיר 217 (Bahìr – Aria in ebraico è maschile). Non ho trovato questa parola nel Tanach!! La mancanza d’aria ci provoca paura e soffocamento ed è anche uno dei sintomi del panico perché in effetti continuiamo a respirare. Smettiamo di accogliere ARIA אֲוִיר (Avìr) solo col giungere della morte מַוֶת (mavèt). Anche questo momento di perfezione che richiama la lettera ת non è nelle nostre mani ma facciamo sì che ogni istante della nostra vita sia cosciente! Accogliamo l’aria in ogni cellula del nostro corpo come la più generosa benedizione divina e creiamo in ogni situazione un’atmosfera אֲוִירָה (Aviràh) positiva, allegra e amorevole.